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Voltura o subentro? Facciamo chiarezza

Spesso confuse, a causa dell’uso dei due termini come sinonimi, tra voltura e subentro esiste una chiara distinzione.

La voltura

La voltura delle utenze è necessaria quando c’è stato un cambio di proprietà dell’immobile o un nuovo inquilino ha affittato un appartamento. Si tratta di un semplice cambio di intestazione del contratto già in essere e stipulato dai precedenti proprietari o inquilini.

Questa modifica avviene nel giro di poco tempo e senza che vi sia un’interruzione del servizio di fornitura di energia. Le condizioni economiche saranno quelle del nuovo contratto, che dovrà essere accettato in toto e starà al nuovo intestatario valutare quanto il procedimento sia conveniente, in base alle proprie esigenze.

Come spiegheremo più avanti, potrebbe essere necessario doversi accollare eventuali morosità pregresse a seconda che si scelga la voltura con accollo o meno.

Il subentro

Il subentro, altresì, è una procedura che presuppone l’interruzione dell’erogazione del servizio energetico con la cessazione del contratto precedente. Il contatore viene bloccato dai precedenti proprietari o inquilini per poi essere riattivato dai nuovi. Il subentro corrisponde, infatti, alla stipula di un nuovo contratto.

Il subentro avviene, quindi, tra due contratti distinti con l’interruzione della continuità contrattuale e, di conseguenza, della fornitura del servizio.

È una procedura che necessita di più tempo rispetto alla voltura, a causa delle sue caratteristiche.

Voltura: con accollo e priva di accollo

Quando il neo intestatario manifesta la volontà di non modificare le condizioni contrattuali, accettando di saldare anche le eventuali pendenze del precedente inquilino, si parla di voltura con accollo.

Questa procedura però non è assolutamente obbligatoria. Il nuovo utente possiede pieno diritto di optare, invece, per una voltura priva di accollo che lo libera da ogni debito pregresso e non contratto da lui. Inoltre, la voltura senza accollo consente di cambiare alcune condizioni contrattuali.

Quando costa la voltura?

I costi della voltura sono piuttosto contenuti ma variano in piccola misura a seconda che si tratti di un contratto del mercato libero o del mercato tutelato.
Nel mercato libero i costi della voltura saranno:

  • 25,86€ + IVA di contributo amministrativa
  • La prestazione commerciale, nel caso in cui ci sia stata
  • L’imposta di bollo prevista dalla legge di 16€, anche se solitamente non viene addebitata


Nel mercato tutelato, invece, avremo:

  • 25,86€ + IVA per oneri amministrativa
  • 23€ + IVA di contributo fisso
  • L’imposta di bollo da 16€


Nel caso in cui il cliente scelga il pagamento della bolletta tramite bollettino postale, il fornitore richiederà un deposito cauzionale in aggiunta ai costi elencati sopra. Con Futura Energie i clienti privati pagheranno un contributo fisso di 50€ per l’energia elettrica e di 75 € per il gas.

Per quanto riguarda i clienti business, l’importo massimo di tale deposito per l’energia elettrica è di 11,5€ al chilowatt, mentre per il gas varia in base al consumo:

  • 30€ fino a standard metri cubi/anno
  • 90€ da 500 a 1500 standard metri cubi/anno
  • 150€ da 1500 a 2500 standard metri cubi/anno
  • 300€ da 2500 a 5000 standard metri cubi/anno.

Voltura o subentro? Qual è la scelta giusta?

Come detto precedentemente la voltura è una procedura senza interruzione del contratto, un semplice cambiamento di intestazione. I vantaggi per il cliente sono:

  • Nessuna interruzione del servizio
  • Tempi brevi per la realizzazione
  • Spese ridotte


È perciò conveniente e pratica per ha necessità di iniziare a usufruire del servizio in tempi brevi e non è interessato a rinegoziare un nuovo contratto.


Il subentro, invece, consente di:

  • Liberarsi da eventuali vincoli economici con il precedente titolare
  • Negoziare un nuovo contratto scegliendo l’offerta che più si adatta alle proprie esigenze, anche con un nuovo fornitore di energia


Questa opzione, a parte i casi in cui sia obbligata a causa della cessazione del precedente contratto, è consigliabile quando si acquista un immobile da un proprietario in difficoltà economiche. Un subentro sgraverà il nuovo cliente da ogni morosità in sospeso.

Effettuare una voltura senza accollo

Richiedere la voltura non necessita di molta documentazione. La scelta più pratica è sicuramente farsi rilasciare l’ultima bolletta dal precedente intestatario, da cui la società potrà risalire facilmente al contratto. Ecco di quali dati e documenti disporre:

  • Codice POD, per l’energia elettrica
  • Codice PDR, per il gas
  • Cambio di proprietà dell’immobile o copia del contratto d’affitto
  • Documento d’identità e codice fiscale
  • Lettura del numero del contatore
  • Nel caso di decesso del predecessore, divorzio o eredità, documentazione che attesti queste condizioni.

Nessuna sorpresa

Voltura e subentro sono procedure semplici e trasparenti, perciò niente paura!

Chiedici informazioni al numero verde 800 685 585, insieme troveremo la soluzione giusta per te.

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