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Economia circolare: la UE vara il Circular Economy Action Plan

Il Green Deal, l’accordo ecologista europeo, ha lo scopo di rendere l’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050.

Questo obbiettivo sarà perseguito promuovendo l’uso efficiente delle risorse, grazie al passaggio a un’economia pulita e circolare, ripristinando la biodiversità e riducendo l’inquinamento.

Per mettere in pratica questi intenti, l’11 marzo 2020, la Commissione Europea ha varato il Circular Economy Action Plan: il nuovo piano d’azione della UE che comprenderà iniziative in tutto il ciclo di vita dei prodotti.

Si tratta della prima legge che tenta di istituire il diritto alla riparazione, al riuso, al riciclo, in contrasto con l’obsolescenza programmata.

È un tema fondamentale nel discorso della neutralità climatica. La metà delle emissioni totali di gas serra, infatti, proviene dall’estrazione e dall’elaborazione delle risorse, e per raggiungere l’obbiettivo entro il 2050, è indispensabile passare a un’economia totalmente circolare.

Il Circular Economy Action Plan ha lo scopo di ridurre l’impronta di consumo dell’Unione Europea e raddoppiare il riuso delle materie prime.

Tutto ciò senza agire negativamente sull’economia ma, al contrario, favorendo la crescita economica nella zona UE. Infatti, ci si aspetta che il prodotto interno lordo possa crescere dello 0,5% entro il 2030 e che circa 700.000 nuovi posti di lavoro possano essere creati.

La Commissione europea, nel Circular Economy Action Plan, si è concentrata su alcune categorie di prodotti ritenute cruciali.

Prodotti Elettronici e ICT (Information and Communication Technologies)

Con una crescita superiore al 2% annuo, sono quelli più complessi da riciclare e reinserire nel ciclo produttivo.

Solo il 40% di questi dispositivi, infatti, vengono effettivamente riciclati in Europa, e secondo uno studio della Fondazione Ellen MacArthur la loro crescita in termini assoluti salirà ancora del 10% in appena quattro anni.

Per risolvere il problema dei RAEE la UE spingerà per l’applicazione del diritto alla riparazione e il diritto all’aggiornamento dei software obsoleti.

Inoltre, saranno create norme severe su caricabatterie per telefoni cellulari e affini, tra cui: l’imposizione di un caricabatterie uguale per tutti i produttori, il miglioramento della durabilità dei cavi di ricarica e l’introduzione di incentivi per indurre i produttori a vendere i cavi separatamente (permettendo al cliente di riutilizzare il proprio cavo di ricarica).

Per quanto riguarda, invece, i prodotti che hanno terminato il loro ciclo, l’intento sarà migliorare la raccolta e il trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici e fornire la possibilità di restituire o rivendere i vecchi dispositivi.

Batterie e veicoli elettrici

Sono gli elementi fondamentali della mobilità del futuro, per questo motivo saranno molteplici gli interventi della Ue in materia.

Saranno introdotte regole sul contenuto di materie riciclate, oltre a misure per migliorare la raccolta e il riciclaggio delle batterie e assicurare il recupero di materiali preziosi.

Le batterie dovranno possedere determinati requisiti di sostenibilità e trasparenza, tra cui l’impronta di carbonio nella produzione e la sicurezza dell’approvvigionamento.

Questo sistema renderà più agevole il riutilizzo, la riparabilità e il riciclo delle batterie.

Infine, sarà avviato un rinnovamento del modello di smaltimento dei veicoli verso modelli circolari allo scopo di re-immettere materia e materiali in altri cicli di produzione.

Rifiuti da imballaggio

Questi rifiuti costituiscono un problema sempre più grave: in Europa hanno raggiunto il record di 173 kg per abitante (nel 2017).

Su questo fronte la UE imporrà una riduzione degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggio, ponendosi anche come guida nella progettazione per il riutilizzo e la riciclabilità degli stessi.

Inoltre, verrà presa in considerazione la riduzione della complessità dell’imballaggio, del numero di materiali e dei polimeri utilizzati.

Plastica

Nel Circular Economy Action Plan, non poteva mancare il tema della plastica.

L’intento della UE è aumentare la diffusione della plastica riciclata e incentivare un uso più sostenibile della plastica comune.

Sarà, ad esempio, limitato l’utilizzo delle microplastiche nei prodotti e saranno individuati dei metodi affidabili per misurare il rilascio di microplastiche nell’ambiente (Es. pneumatici e tessuti). Inoltre, verrà incentivato l’utilizzo delle plastiche biodegradabili o compostabili.

I provvedimenti proposti nell’ambito di una nuova economia circolare non finiscono qui, in questo articolo abbiamo ne abbiamo citati alcuni tra i più importanti. Troverete tutte le informazioni nel dettaglio della comunicazione ufficiale della Commissione europea: qui.

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