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Agenda 2030, rallenta il percorso dell’Italia verso la sostenibilità

Nel 2020 abbiamo assistito a un rallentamento del percorso dell’Italia verso gli obbiettivi di sostenibilità e sviluppo stabiliti dall’Agenda 2030 dell’Onu.

Mancano ancora nove anni alla data entro cui l’Italia, insieme agli altri Paesi membri dell’Onu, si è impegnata a centrare i 105 obbiettivi e i 169 sotto-obbiettivi, ma i risultati finora conseguiti non fanno ben sperare.

I 17 obbiettivi cardine

Tra i molti target, ne sono stati individuati 17 di vitale importanza che sono diventati i cardini della Agenda 2030 fin dal suo avvio all’inizio del 2016. Eccoli:

  1. Porre fine alla povertà in tutte le sue forme in tutto il mondo
  2. Porre fine alla fame, realizzare la sicurezza alimentare e una migliore nutrizione e promuovere l’agricoltura sostenibile
  3. Assicurare la salute e il benessere di tutti e per tutte le età
  4. Garantire un’istruzione di qualità inclusiva e paritaria e di promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti
  5. Raggiungere la parità di genere e l’empowerment di tutte le donne e le ragazze
  6. Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile delle risorse idriche e servizi igienico-sanitari per tutti
  7. Assicurare l’accesso all’energia a prezzi accessibili, affidabile, sostenibile e moderno per tutti
  8. Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso per tutti
  9. Costruire infrastrutture resistenti, promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e promuovere l’innovazione
  10. Ridurre le disuguaglianze all’interno e tra i paesi
  11. Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, flessibili e sostenibili
  12. Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili
  13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico
  14. Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e delle risorse marine per lo sviluppo sostenibile
  15. Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre
  16. Promuovere società pacifiche e inclusive per lo sviluppo sostenibile, fornire l’accesso alla giustizia per tutti e costruire istituzioni efficaci, responsabili e inclusive a tutti i livelli
  17. Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile

Agenda 2030, gli indicatori di sviluppo sostenibile in peggioramento

Sono passati ormai cinque anni dall’avvio dell’agenda, a che punto siamo nel nostro Paese?

Secondo il Rapporto sui Sustainable Development Goals (SDGs) pubblicato recentemente da Istat, il Covid-19 nel 2020 ha frenato la corsa dell’Italia verso il raggiungimento degli obbiettivi di sostenibilità e sviluppo dell’Agenda 2030.

Rispetto al 2019 le misure in miglioramento sono state, infatti, in forte calo sono solo il 42,5% – mentre le misure in peggioramento sono salite al 37,0%. Vediamo più in dettaglio la situazione.

Dei 17 target di sostenibilità e sviluppo considerati cardine, si prevede che solo tre potranno essere centrati entro il 2030. Tutti gli altri, purtroppo, sembrano ancora fuori portata per l’Italia e necessiteranno di un periodo più lungo per essere raggiunti.

Solamente gli obbiettivi di sostenibilità numero 2, 3 e 16 sembrano raggiungibili a breve termine. Mentre, i target 4, 7 e 13 restano in sospeso e potrebbero ricevere una considerevole spinta dal Green Deal nei prossimi due anni.

A preoccupare, invece, sono il target 1 (povertà ed esclusione sociale), ma soprattutto il 10 (diseguaglianze) e il 17 (risorse pubbliche e private per sviluppo sostenibile) su cui il divario con gli altri Paesi si fa molto ampio.

Bando al pessimismo! Facciamo la nostra parte

La sfida che ci pone l’Agenda 2030 è ardua da vincere, e come abbiamo visto dal rapporto dell’Istat, l’Italia arranca nel suo percorso verso il raggiungimento dei target di sostenibilità e sviluppo.

Allo stesso tempo, però, dobbiamo rilevare che i nostri enti territoriali, in anticipo rispetto allo Stato, hanno iniziato a fare riferimento agli obbiettivi fissati dall’Onu per coordinare le proprie politiche settoriali.

Insomma, possiamo dire che qualcosa si muove. E ognuno di noi può dare il proprio contributo adottando uno stile di vita più sostenibile e impegnandosi in prima persona nel sociale.

Noi di Futura Energie abbiamo deciso di contribuire alla valorizzazione del territorio in ottica di sostenibilità. Per questo il prossimo 2 ottobre saremo impegnati in una giornata di volontariato, in collaborazione con Legambiente, presso il Parco della Pescaia a Perugia.

Un’iniziativa di cui siamo molto fieri e che speriamo possa diventare un appuntamento fisso.

Leggi il nostro recente articolo a riguardo. Grazie!

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