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Sicurezza energetica: l’Europa può fare a meno del gas?

La sicurezza energetica dell’Europa può essere garantita anche rinunciando al gas. Secondo il rapporto di Agora Energiewende “Breaking free from fossil gas”. A new path to climate-neutral Europe” pubblicato qualche giorno fa, è possibile dimezzare i consumi di gas entro i prossimi 7 anni e quindi azzerarli entro il 2050.
Questi obbiettivi sarebbero realistici e raggiungibili senza pregiudicare la fornitura di energia dei Paesi dell’Unione, soddisfando ampiamente la domanda energetica.
Ma come si arriva a un risultato tanto importante?
Il rapporto delinea una serie di tappe e le modalità di questa massiccia decarbonizzazione del settore energetico e di quello industriale.

Sicurezza energetica senza il gas

Fondamentale per la decarbonizzazione dell’energia è naturalmente lo sviluppo delle rinnovabili. A guidarlo saranno fotovoltaico ed eolico, ma per garantire il dimezzamento della domanda di gas del settore energetico nei prossimi 7 anni, sarà necessaria una crescita generale delle fonti d’energia green.
Fotovoltaico ed eolico dovranno arrivare al 69% del mix nel 2030 e al 85% nel 2040 per garantire la sicurezza energetica. Un ruolo importante sarà ricoperto anche da geotermico e pompe di calore che contribuiranno
alla decarbonizzazione del teleriscaldamento, che hanno le potenzialità per salire al 25% dei consumi nel 2030 e al 50% nel 2040.
Un ulteriore impulso arriverà poi dall’idrogeno, che vedrà un boom nei prossimi anni con 34 GW di elettrolizzatori in 7 anni e 80 GW nel 2035.
Secondo il report di Agora Energiewende, nel complesso le rinnovabili dovrebbero giungere a soddisfare il 96% dei consumi energetici entro il 2050 e la capacità degli elettrolizzatori a 272 GW. La sicurezza energetica dell’Unione non è a rischio.

La decarbonizzazione del settore industriale

La riduzione del consumo di gas nell’industria non procederà allo stesso ritmo in tutti i comparti. A guidare la decarbonizzazione saranno il comparto chimico, con una riduzione del 100% nel 2040, e quelli di alimentari e tabacco (-90%), acciaio e ferro (-100%) e carta (-87%).
Di conseguenza nel 2040 circa il 50% del gas impiegato nell’industria sarà consumato dalle vetrerie.
Infine, le già citate pompe di calore, una maggiore efficienza energetica degli edifici e un teleriscaldamento che impiega energia pulita, contribuiranno alla decarbonizzazione del settore residenziale, uno dei più impattanti a livello ambientale.

Un piano ambizioso

Il percorso a tappe proposto da Agora Energiewende risulta più ambizioso e mirato del piano RePower UE. Diversamente da quest’ultimo, concentra la riduzione delle emissioni di carbonio in petrolio e carbone a fronte di una minore riduzione del gas a breve termine (rispetto a RePower UE), ottenendo una maggiore decarbonizzazione nei prossimi 7 anni senza pregiudicare la sicurezza energetica.

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