
Mobilità sostenibile, i prezzi delle batterie ancora in calo
Quello della mobilità sostenibile e quello delle batterie sono temi strettamente legati, in quanto per ridurre l’impatto dei trasporti i veicoli elettrici dovranno diventare la norma. E l’efficienza e la versatilità degli EV dipendono in gran parte dalla capacità e dal costo delle batterie al litio ricaricabili.
Su questo fronte, i dati sembrano confortanti: la tendenza dei prezzi delle batterie è in calo e continuerà almeno fino al 2024. Ad affermarlo è l’Indagine sui prezzi delle batterie 2021, pubblicata qualche giorno fa da BloombergNEF (BNEF).
I prezzi delle batterie sono calati progressivamente fino a toccare la media di 132 dollari al kWh. Solo undici anni fa questa tecnologia aveva costi che superavano i 1.200 dollari al kWh: una riduzione del 89%.
Questi dati rappresentano una media dei prezzi al kWh di tutti gli impieghi delle batterie, che possono variare anche di molto. Alcuni segmenti, infatti, hanno prezzi che scendono sotto i 132 dollari al kWh: le batterie per i veicoli elettrici, ad esempio, costano già 118 dollari al kWh, mentre per le celle parliamo di 97 dollari al kWh. Esistono, inoltre, variazioni a livello territoriale. In Cina le batterie sono attualmente più economiche, in media costano intorno ai 111 dollari al kWh, rispetto all’Europa e gli Stati Uniti, mercati più maturi dove i prezzi sono superiori del 40-60%.
Le nuove tecnologie riducono i prezzi delle batterie
Nella corsa alla sostenibilità dei trasporti, l’innovazione tecnologica resta la variabile più influente. Le innovazioni nel campo dei veicoli elettrici e dell’energy srorage possono infatti abbattere drasticamente i costi delle batterie. L’adozione dei catodi in litio ferro fosfato (LFP), ad esempio, oltre alla graduale riduzione dell’impiego del cobalto – elemento molto costoso sia dal punto di vista economico che ambientale.
Sulla base di queste prospettive tecnologiche, l’Indagine sui prezzi delle batterie 2021 di BloombergNEF ha stimato che entro il 2024 i prezzi delle batterie al litio dovrebbero scendere ulteriormente fino a scendere al di sotto dei 100 dollari a kWh di media.
Stiamo parlando di cifre che renderebbero i veicoli elettrici più convenienti, tanto che potrebbero competere con le automobili a combustibili fossili in quanto a prezzi di mercato e senza la necessità di incentivi statali a supporto.
Una prospettiva certamente interessante, anche se la tendenza dei prezzi delle batterie nella seconda metà del 2021 è stata in crescita. Ciò significa che prima di vedere un ulteriore forte calo ci si dovrà aspettare un aumento a causa della crisi nell’approvvigionamento dei materiali.
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Mobilità elettrica: scoperto enorme giacimento di litio in Germania
Il litio e le altre terre rare sono fondamentali per lo sviluppo della mobilità elettrica e, quindi, per la realizzazione della transizione energetica. Questo perché la tecnologia delle batterie utilizzate dalle auto elettriche è proprio basata su questi materiali rari.
La notizia sensazionale risale a qualche giorno fa: in Germania è stato scoperto un enorme giacimento di litio che potrebbe garantire l’autonomia dell’Europa nell’approvvigionamento di questo metallo.
Secondo Reuters il giacimento coprirebbe un’area di 300 km per 40 km nella Valle dell’alto Reno, nel sud-ovest della Germania.
Si parla di una quantità di litio sufficiente alla produzione di 400 milioni di auto elettriche. Una scoperta sensazionale molto promettente per il futuro della mobilità elettrica.
Il primo progetto di estrazione del litio
La Vulcan Energy Resources, azienda australiana con partecipazioni tedesche, ha già proposto un progetto di estrazione del litio nell’area.
Per rendere le estrazioni a zero emissioni, verrebbero costruite cinque centrali geotermiche per fornire l’energia necessaria allo svolgimento delle operazioni.
L’investimento è stato calcolato di circa 1,7 miliardi di euro.
Vulcan Energy Resources stima che entro il 2024 potrebbe estrarre fino a 15.000 tonnellate di idrossido di litio all’anno, per poi salire a 40.000 tonnellate all’anno a partire dal 2025.
Ad oggi, l’azienda ha raccolto solamente 75 milioni di euro, ma sta già lavorando a un accordo con alcune case automobilistiche per le forniture di litio per la produzione di auto elettriche.
L’impatto ambientale del litio e la crescita della domanda per gli EV
Il primo ostacolo allo sfruttamento di questo giacimento è la profondità a cui si trova, ma non è il solo.
La sua collocazione, infatti, rende l’estrazione molto impattante sull’ambiente.
Questo a causa delle possibili conseguenze del funzionamento delle centrali geotermiche che alimenterebbero i lavori di estrazione.
Esiste un precedente simile che preoccupa fortemente: nella cittadina di Staufen, situata nella stessa regione, gli edifici hanno subito danni a causa dell’attività di una centrale geotermica costruita nelle vicinanze.
In particolare, le perforazioni hanno generato un rigonfiamento di strati sotterranei di gesso provocando assestamenti che hanno danneggiato le abitazioni.
Inoltre, è doveroso parlare anche dell’inquinamento derivato dall’estrazione del litio.
Una recente ricerca dei Roskill mostra che l’aumento della domanda di litio nei prossimi anni, per la produzione di veicoli elettrici, potrebbe far triplicare le emissioni entro il 2025.
Non solo. Considerate le fasi di estrazione, produzione, trasporto e fabbricazione è possibile che la crescita continui e le emissioni aumentino di sei volte entro il 2030.
Il ricorso all’energia geotermica sembra, pertanto, inevitabile per compensare le emissioni di CO2 prodotte.
Si tratta di una grande opportunità per la Germania e tutta per l’Europa di rendersi indipendenti dalle forniture di litio di Australia, Cile e Cina.
Ci auguriamo che in ogni caso la salvaguardia dell’ambiente sia messa al primo posto e che questa scoperta dia un reale impulso alla mobilità elettrica.
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