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Rinnovabili sempre più competitive: abbiamo ancora bisogno del nucleare?

I costi delle energie rinnovabili sono in rapida diminuzione: dal 2009 ad oggi i costi di eolico e solare sono scesi del 70% e dell’89%, mentre quelli del nucleare hanno visto un aumento di ben il 33%.

Alla luce di questi dati sorge spontanea una domanda: abbiamo ancora bisogno dell’energia nucleare?

Della necessità di superare i combustibili fossili abbiamo discusso ampiamente: fanno parte del passato e la dipendenza da essi deve essere spezzata al più presto.

Il tema del nucleare, invece, si presenta più controverso.

Da un lato, i sostenitori di questa fonte d’energia la ritengono pulita e sicura e sottolineano la sua importanza.

Dall’altro, i detrattori sottolineano i rischi, palesati in disastri come quello di Fukushima Dai-ichi, e le difficoltà che esistono quando si tratta di mettere in sicurezza le scorie radioattive.

L’energia nucleare, infatti, produce basse emissioni di CO2 ma anche pericolose scorie radioattive che devono essere stoccate per molti anni in strutture sotterranee progettate appositamente.

50 nuove centrali in costruzione

Nonostante i rischi del nucleare, sono molti i Paesi nel mondo che stanno costruendo nuove centrali.

Mentre alcune nazioni, come Svizzera e Germania, progettano di chiudere le loro centrali in breve tempo (2022), 50 nuovi reattori sono in fase di costruzione nel mondo. Questi andranno ad aggiungersi ai 443 reattori attualmente in funzione.

I Paesi che stanno investendo maggiormente nell’atomo sono Cina (12 reattori in costruzione), India (6), Corea del Sud (4), Emirati Arabi (3) e Russia (3).

I 50 nuovi reattori nucleari in costruzione nel mondo.
Fonte: Agenzia internazionale per l’energia atomica

Il nucleare per azzerare le emissioni

Secondo molti la transizione energetica e il raggiungimento delle zero emissioni entro il 2050 sono obbiettivi realizzabili solo con il contributo dell’energia nucleare.

In una recente intervista con Andrew Ross Sorkin nel programma Squawk Box sulla CNBC, Bill Gates ha dichiarato che il nucleare è di fatto più sicuro di ogni altra fonte d’energia ed è “l’ideale per affrontare il cambiamento climatico”.

Così Gates ha ribadito quanto scritto sul suo blog nel 2018: “Il nucleare è l’ideale per affrontare il cambiamento climatico, perché è l’unica fonte di energia scalabile e priva di emissioni di carbonio disponibile 24 ore al giorno. I problemi con i reattori odierni, come il rischio di incidenti, possono essere risolti attraverso l’innovazione “

Bill Gates investe nel campo dell’energia atomica da molti anni ormai, con la sua società TerraPower, allo scopo di integrare perfettamente fonti rinnovabili e nucleare grazie a mini reattori che immagazzinano elettricità.

Inoltre, un sistema integrato di questo tipo può impiegare l’elettricità e il calore prodotti in eccesso per alimentare altri processi.

Ad esempio, l’elettricità può essere utilizzata per produrre idrogeno verde. il calore, invece, può essere riciclato per riscaldare intere città oppure per desalinizzare l’acqua di mare e fornire acqua potabile in zone in cui scarseggia.

Il futuro dell’energia

La corsa delle rinnovabili verso una sempre maggiore efficienza e competitività sul mercato sembra inarrestabile.

La disponibilità intermittente di eolico e fotovoltaico, però, rendono necessario integrarle con una fonte stabile e sicura.

Il nucleare appare ad oggi il compromesso più accettabile, a patto che la ricerca e l’innovazione nel campo vedano sempre nuovi investimenti.

Il mondo ha già preso questa strada e solo il tempo potrà dirci se sia stata la scelta più saggia.

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A presto!

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