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Autoconsumo collettivo, aggiornate le norme delle comunità energetiche

L’autoconsumo collettivo, reso possibile dalla costituzione di comunità energetiche, è una delle tendenze più interessanti nel settore delle energie rinnovabili. Produrre e condividere l’energia localmente potrebbe infatti essere il modello energetico del futuro e sembrano averlo capito anche le istituzioni che, faticosamente, stanno aggiornando le norme relative alle CER (comunità energetiche rinnovabili).

L’11 aprile scorso il Gestore Servizi Energetici (GSE) ha aggiornato le regole a un anno e mezzo dall’ultima versione del 22 dicembre 2020.

Con questo aggiornamento si prospetta una maggiore semplificazione dell’iter burocratico e un’estensione dei soggetti che possono aderire alle CER.

Le nuove regole per l’autoconsumo collettivo

Tra le principali modifiche al quadro normativo delle comunità energetiche troviamo:

1) l’introduzione della possibilità di creare nuove unità di produzione nel caso cui siano presenti sezioni di impianto autonome, indipendenti e misurabili;

2) l’introduzione di nuovi tipi di CER dal punto di vista giuridico, dando la possibilità a tutti i consumatori, gli azionisti e le autorità locali di partecipare;

3) la rivisitazione della definizione di “condominio” che viene estesa fino a comprendere poli logistici, interporti, centri commerciali e distretti industriali, considerati “supercondomini”;

4) l’introduzione di nuove modalità e tempistiche di calcolo dei contributi economici

5) conferma della disciplina definita dal decreto-legge 162/2019 (il cosiddetto  “Milleproroghe”) in attesa della pubblicazione dei provvedimenti previsti dal Dlgs 199/2021 (RED 2)

L’importanza delle comunità rinnovabili: ambiente, energia, comunità

Le comunità energetiche rinnovabili (CER) sono associazioni di consumatori di energia elettrica che, oltre a utilizzare l’elettricità, la producono grazie a un impianto privato o condominiale. I soggetti diventano così dei “prosumer”: allo stesso tempo, consumatori e produttori.

Inoltre, l’energia prodotta tramite fonti rinnovabili viene messa in rete, ovvero condivisa con gli membri della comunità.

Una CER è quindi un soggetto giuridico fondato sulla partecipazione aperta e volontaria, è autonomo rispetto alla rete nazionale (off grid) ed è controllato da azionisti o membri residenti nei dintorni degli impianti di generazione.

Lo scopo delle CER è dare alla comunità benefici di tipo ambientale, economico, sociale e, in alcuni casi, profitti finanziari. Secondo il più recente studio Elemens-Legambiente infatti l’autoconsumo collettivo reso possibile dalle CER può ridurre:

  • i costi dell’energia in bolletta fino al 25% per le utenze domestiche e condominiali
  • fino al 20% della spesa energetica delle PMI, delle scuole, dei distretti artigiani e altro

In una fase storica di profonda instabilità economica e crisi energetica, le comunità energetiche rappresentano un fattore di velocizzazione della transizione energetica e di supporto economico alle famiglie e alle imprese.

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