
Natale ecologico: come festeggiare rispettando l’ambiente
Passare un Natale ecologico significa non dimenticare il proprio amore per l’ambiente nemmeno nel periodo natalizio.
Le feste natalizie sono uno dei periodi più attesi dell’anno. Da qualche settimana in tutte le case fervono i preparativi affinché tutto sia perfetto per il giorno di Natale.
L’albero, gli addobbi, i regali, le riunioni di famiglia attorno a un tavolo colmo di manicaretti (Covid permettendo!). Rischiamo così di dimenticarci dell’ambiente e di tralasciare le quotidiane scelte sostenibili a cui teniamo tanto.
Ma come fare per ridurre il proprio impatto ambientale senza rinunciare alle nostre tanto amate tradizioni?
In questo articolo abbiamo voluto consigliarvi alcuni accorgimenti per un Natale ecologico ed ecosostenibile.
Buona lettura!
7 consigli per un Natale ecologico
1) Scegli un albero di Natale artificiale
Gli alberi di Natale sintetici sono prodotti con PVC e poliestere. Ciò significa che sono virtualmente eterni, possono essere usati e riusati molte volte a patto che siano conservati nella maniera più opportuna.
Nonostante si tratti di materiali plastici, e quindi non biodegradabili, sono comunque più sostenibili dei veri abeti, proprio perché sono riutilizzabili più volte.
Inoltre, quando l’abete artificiale si sarà logorato troppo, perdendo parte degli agi, potrai riutilizzarlo nuovamente per creare delle decorazioni. La creatività è una potente arma per ridurre l’impatto di qualsiasi prodotto non ecosostenibile.
Assicurati, però, di conservare e usare l’albero per almeno un decennio. Potrà sorprenderti ma per produrre un abete artificiale di circa 2 metri vengono emessi circa 40 kg di CO2, se lo cambi troppo spesso non farai altro che moltiplicare le emissioni di gas serra.
2) Vuoi un albero vero? Sì, ma ecosostenibile.
Se ci tieni particolarmente ad avere un abete vero, scegli di comprarlo in un vivaio per poi restituirlo alla fine delle festività.
Ricordati che si tratta di un essere vivente che dovrebbe stare in un bosco e non nel tuo soggiorno. Una volta finite le festività, piantalo in giardino, o nella natura, in modo che possa continuare a vivere.
3) Riutilizza le vecchie decorazioni
Evita di comprare ogni anno nuove decorazioni per la tua casa e per l’albero di Natale.
Nastri, palline, festoni e ninnoli sono solitamente realizzati in materiali plastici e possono durare molti anni. Se le tue decorazioni sono consumate, riciclale modificandole come vuoi e creandone di nuove. Dai sfogo alla tua creatività!
4) Scegli luci decorative a LED
Come noto le lampadine a LED consumano meno energia elettrica producendo la stessa luminosità di quelle tradizionali.
Ciò significa che sono un’ottima alternativa per ridurre i costi dell’energia e l’impatto ambientale.
Inoltre, se hai deciso di realizzare il tuo albero di Natale all’aperto, scegli luci alimentate a energia solare per azzerare completamente i consumi.
5) Fai regali utili
Questo sarà, probabilmente, il consiglio più impopolare che troverai in questo articolo. Tutti amiamo comprare e regalare oggetti belli ma superflui, che andranno a ingombrare le mensole e gli armadi dei nostri cari.
Questi oggetti, però, rappresentano uno spreco di materie prime e un inquinamento ingiustificato. Concentra la tua attenzione su prodotti davvero utili e preferisci la qualità alla quantità.
I tuoi cari ti ringrazieranno…e anche l’ambiente!
Inoltre, prendi in considerazione l’idea di regalare un prodotto ecosostenibile. Oggi ne trovi di ogni genere: dai libri all’abbigliamento, dal make up ai prodotti alimentari.
6) Evita la carta da regalo non riciclabile
Ricordi quanta carta da regalo e quante scatole hai gettato nella spazzatura i natali scorsi? Quello spreco può essere facilmente evitato, o perlomeno, ridotto di molto.
Esistono, infatti, molte alternative ecologiche. Puoi usare carta da imballaggio con la carta velina e i quotidiani reinventati in modo creativo, magari con spago e filo di stoffa, e frutta essiccata o rametti di abete per decorazione.
Inoltre, se vuoi una confezione riutilizzabile, puoi provare le sacche di stoffa e le borsa di tela, chiuse con un nastrino in tessuto. Il limite a queste soluzioni ecostenibili è solo la tua immaginazione: scatenala!
7) Scegli energia da fonti rinnovabili
L’energia che utilizzi ha un impatto sull’ambiente, questo lo sai già. Ma durante le festività natalizie tendiamo a consumare di più, è normale e non ci facciamo caso. “Non posso farci niente, è Natale!”, pensiamo.
E invece sì. Possiamo, anche in questo caso, consumare responsabilmente.
Come? Scegliendo un fornitore d’energia che ha cuore l’ambiente, come Futura Energie.
Noi ti offriamo solo energia certificata prodotta da fonti rinnovabili. Scopri di più su di noi e sui nostri valori, oppure contattaci al numero verde 800 685 585.
Troveremo insieme l’offerta giusta per le tue eco-esigenze.
Un’ultima cosa… Buon Natale e buone feste da Futura Energie!
Read More
E-waste: record assoluto nel 2019
Nello scorso anno sono diventati rifiuti ben 53,6 milioni le tonnellate di cellulari, elettrodomestici vari, computer, dispositivi elettronici: un record assoluto.
Secondo il Global Waste Monitor 2020, infatti, i rifiuti elettronici sono in costante crescita (+ 21% negli ultimi cinque anni) e solamente il 17% di questi rifiuti viene effettivamente riciclato e rientra nel sistema sotto forma di materiali utili.
Le cause di tutto ciò sono da attribuirsi prevalentemente a:
- procedure inefficienti di smaltimento dei rifiuti elettronici
- il meccanismo di obsolescenza “programmata” che riduce la durata dei dispositivi
- un sistema produttivo che nella progettazione non considera il futuro smaltimento dei prodotti.
Pensiamo alle batterie degli smartphone che sono ormai integrate e sostituirle costa più che acquistare un nuovo dispositivo.
Che cosa ci aspetta
Il futuro, purtroppo, appare ancora più fosco.
Entro il 2030 si prevede che il volume degli e-waste non riciclati raddoppierà rispetto a quello del 2014. Le condizioni generali di vita delle popolazioni cresce e fa si che sempre più persone possano acquistare dispositivi elettronici.
In aggiunta, l’abbassamento dei prezzi medi rende possibile una rapida sostituzione degli stessi.
Il danno provocato dal mancato riciclaggio degli e-waste non è solo ambientale ma anche economico. Solo nel 2019 sono andate perse 50 tonnellate di metalli preziosi (mercurio, rame, ferro e oro) per un valore di quasi 56 milioni di euro.
La speranza è che i prodotti, anche grazie alle nuove direttive della UE, diventino sempre più efficienti e che anche i sistemi di riciclaggio e recupero dei metalli rari progrediscano rapidamente.
Read More
Il Gas Naturale Liquefatto (GNL)
In un recente articolo, abbiamo passato in rassegna tutte le fasi della complessa filiera del gas in Italia e abbiamo accennato anche al gas naturale liquefatto (GNL).
Approfondiamo ora il discorso su questa particolare forma di combustibile.
La filiera del GNL
Il gas naturale, dopo la sua estrazione, può essere sottoposto a uno specifico processo di raffreddamento che lo porta a -160°C e che comporta la sua trasformazione in un liquido, con una notevole riduzione del volume.
In questo stato, esso appare come un fluido incolore e inodore che presenta una densità pari a circa la metà di quella dell’acqua.
Una volta liquefatto, il gas può essere agevolmente stoccato e trasportato su speciali navi metaniere e autocisterne.
In questo modo, il GNL può raggiungere i rigassificatori italiani, anche a migliaia di chilometri, per essere riportato allo stato gassoso. Il gas naturale liquefatto viene scaricato presso un impianto di stoccaggio, qui rigassificato e, quindi, reso disponibile per il consumo tradizionale.
L’importazione del GNL via mare è di fondamentale importanza, perché permette un’ulteriore diversificazione delle fonti di approvvigionamento, rafforzando la sicurezza energetica nazionale.
GNL, combustibile “verde”
Il GNL è una soluzione efficiente ed economica, che oltre ad essere importante nel rifornimento della rete nazionale, ha anche svariate applicazioni alternative.
È in grado, infatti, di sostituire i combustibili fossili tradizionali, riducendo considerevolmente le emissioni di sostanze inquinanti del trasporto marittimo e del trasporto pesante su strada.
Inoltre, è un prodotto che può garantire elevatissimi standard di compatibilità ambientale, grazie a trattamenti che consentono la totale eliminazione di particolato e di SOx e la quasi totale rimozione di NOx.
Per queste ragioni, il gas contribuisce alla sostenibilità del settore dei trasporti e al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione a livello globale.
I possibili settori di applicazione
Come detto, il gas naturale liquefatto può sostituire i carburanti tradizionali in diversi settori, vediamo i principali:
- TRASPORTI: sostituisce il diesel nei trasporti via terra e l’olio combustibile e il diesel marino per navi nei trasporti via mare
- INDUSTRIA: sostituisce il GPL O.C. e il gasolio per produzione di elettricità e i consumi (in aree non connesse alla rete)
- RISCALDAMENTO: sostituisce il GPL O.C. e il gasolio (per utenza remote e non connesse alla rete)
La UE punta sul GNL
Gli investimenti sullo sviluppo del GNL rientrano nel disegno di politica energetico-ambientale dell’Unione Europea, che ha lo scopo di favorire la transizione verso un low carbon economy.
Per raggiungere questo obbiettivo, infatti, sarà cruciale il ricorso a carburanti puliti e l’utilizzo di fonti rinnovabili, mediante i quali ridurre notevolmente le emissioni inquinanti.
Già a partire dal gennaio 2013, la Commissione Ue ha creato il Pacchetto Clean Power for Transport con una proposta di Direttiva sullo sviluppo di infrastrutture per la diffusione dei carburanti alternativi (tra cui il GNL).
Nel 2016, inoltre, l’ Italia ha recepito la direttiva DAFI, che impone l’obiettivo di realizzare infrastrutture per favorire l’utilizzo dei carburanti alternativi al petrolio, al fine di sviluppare il mercato del GNL, del gas naturale compresso (CNG), dei biofuel e dell’elettricità nel settore dei trasporti.
La sfida di abbandonare petrolio e carbone e invertire la tendenza del clima globale è ardua.
Per vincerla, abbiamo bisogno di far lavorare in sinergia tutte le forme di energia alternativa e il GNL sembra essere una buona opportunità in tal senso.
Read More
Il gas supera il carbone nella generazione dell’energia
Grazie all’aumento del costo delle emissioni di CO2 e il crollo del prezzo del gas, già iniziato nel 2019 e proseguito durante l’emergenza Covid, generare energia elettrica da carbone sta diventando sempre meno conveniente.
Nel 2019, infatti, la generazione a carbone è stata svantaggiosa dal punto di vista economico rispetto al gas. Ed è un dato senza precedenti la velocità alla quale il carbone sta perdendo terreno nei confronti di gas e rinnovabili.
Il gas, in particolare, si è posto come la soluzione energetica più conveniente per alimentare le centrali su tutto l’arco del 2019. Un vantaggio che il gas non era riuscito a mantenere per un periodo così lungo da dieci anni a questa parte, ovvero dal periodo della recessione.
Il prezzo del gas in ribasso
Il punto cruciale è stato il rally dei diritti per l’emissione di CO2 che è rimasto stabilmente sopra i 20€ a tonnellata, arrivando a toccare i 29€ durante l’estate.
A contribuire, è stato anche l’eccesso di gas sul mercato, dovuto all’enorme incremento della produzione negli Stati Uniti.
Sul principale hub europeo, il Ttf olandese, di conseguenza il prezzo medio del gas è sceso del 40%, toccando i 13,50 €/MWh, il minimo negli ultimi 15 anni.
A questo ribasso si è aggiunto, dal marzo di quest’anno, il crollo dei consumi conseguente alle misure di prevenzione anti-covid che hanno determinato la chiusura di tutte le attività non essenziali. Il prezzo del gas, perciò, ha continuato la sua discesa avvicinandosi a valori negativi.
Anche alla riapertura delle attività economiche alla fine di maggio, contrariamente a quanto è accaduto per il petrolio, non c’è stato un significativo effetto sul prezzo del gas.
Inoltre, si prevede che questa tendenza dovrebbe proseguire grazie a un ulteriore aumento dell’offerta di Gnl.
La capacità produttiva globale, secondo la società di consulenza Wood Mackenzie, infatti, salirà ancora del 7% (80% negli Usa e il resto in Australia).
Il sorpasso del gas sul carbone
Per la prima dal 2009, in Europa è avvenuto un reale switch da una fonte d’energia a un’altra: le centrali a gas si sono rivelate più competitive di quelle a carbone e a lignite.
Le stime riportano che la generazione a carbone sia scesa del 24% durante lo scorso anno, a fronte di un aumento dell’11% di quella del gas: ciò equivale a un taglio della CO2 di ben 42 milioni di tonnellate, una quantità pari a quasi la metà delle emissioni del nostro Paese.
Read More
Greta Thunberg: la voce di una generazione
L’estate del 2018 era stata particolarmente calda in Svezia e numerosi incendi avevano colpito il paese, come accade sempre più frequentemente in tutta Europa. Si trattava dell’ennesimo segnale che il cambiamento climatico del nostro pianeta continuava inesorabile.
Così, il 20 agosto del 2018, una ragazzina svedese decise di scioperare e non presentarsi a scuola fino al 9 settembre seguente (giorno delle elezioni politiche).
Quella ragazzina, ormai abbiamo imparato a conoscerla tutti, era Greta Thunberg. Con il suo gesto voleva portare all’attenzione del suo Paese e del governo la questione ambientale, proprio nel periodo precedente alle elezioni politiche.
Friday for future

Da questa protesta è nato il movimento “Friday for future” e da allora i “Venerdì per il futuro” si sono diffusi in tutto il mondo e sempre più persone, ma soprattutto giovanissimi coetanei di Greta, hanno cominciato a scendere nelle strade delle loro città per chiedere ai governi azioni concrete per fronteggiare il cambiamento climatico in atto.
Greta Thunberg è diventata in poco tempo una delle personalità più influenti del momento, e l’ha fatto senza appartenere a un partito politico o a un gruppo di pressione. Greta non è una scienziata, non proviene da una famiglia miliardaria e non possiede un’immagine mediatica influente. È una solo ragazzina consapevole e innamorata del suo pianeta.
Nonostante ciò, è diventata un simbolo di una generazione, grazie al suo coraggio di dire la verità senza filtri ai potenti, accusandoli personalmente di condannare le nuove generazioni a non avere un futuro.
Greta ci dice, senza fronzoli e retorica, che siamo sull’orlo del baratro e che la colpa è di tutti, governi in testa.
Eppure, sui social si leggono insulti e ragionamenti complottistici ai suoi danni.
Molte persone attaccano una ragazzina, di soli sedici anni, che è messaggera di verità incontestabili e di una gravità allarmante, senza capire quanto questo riveli di loro stesse: attaccano Greta perché hanno paura di mettere in discussione il proprio stile di vita e le proprie convinzioni.
Un premio per Greta
Per fortuna, però, i riconoscimenti per questa piccola eroina dei nostri tempi arrivano copiosi.
A dicembre la rivista Time, che ogni anno sceglie la persona più influente dell’anno appena trascorso, ha premiato Greta Thunberg per la rilevanza che ha avuto nel panorama mondiale nel 2019.
Si tratta di un premio simbolico, che però certifica il successo di questo movimento.
Greta ha dato, e dà voce, all’indignazione e alle richieste di quella grossa fetta di popolazione, finora quasi inascoltata, che capisce quanto sia importante un’inversione di rotta nell’ambito dell’energia e dei trasporti.
Ha gridato in faccia ai potenti del mondo facendoli vergognare della loro indifferenza.
Se solo ognuno di noi desse il proprio contributo a diffondere questi messaggi, forse le istituzioni comincerebbero a prendere le difficili decisioni che ci si aspetta da esse.
Noi di Futura Energie contribuiamo a modo nostro fornendo ai nostri clienti solo energia da fonti rinnovabili e pubblicando articoli come questo sul nostro blog e sulla nostra pagina Facebook.
Perché crediamo che il mondo, tutti insieme, possiamo cambiarlo davvero, attraverso azioni concrete e scelte consapevoli.
