
Come leggere la bolletta dell’energia elettrica
Leggere la bolletta della luce può essere un po’ complicato. Le tante diciture, sigle, voci e cifre possono confondere, è necessario fare un po’ di chiarezza. Con questo articolo la vostra bolletta dell’energia non avrà più segreti.
Partiamo!
Dati della fornitura
La prima pagina della bolletta dell’energia riporta i dati della fornitura di energia elettrica e del contratto stipulato.
Nell’intestazione troviamo il nome del fornitore, i relativi contatti e la tipologia di mercato di cui il contratto fa parte: mercato libero o mercato di maggior tutela.
Se in questa sezione della tua bolletta della luce appare il nome del tuo fornitore, significa che l’utenza è attiva nel mercato libero.
Se, invece, trovi la dicitura “Servizio Elettrico Nazionale”, allora la tua utenza fa ancora parte del mercato di maggior tutela.
Di seguito, o solitamente in un riquadro posizionato sulla sinistra della pagina, si trovano le caratteristiche tecniche della fornitura d’energia elettrica:
- Il numero dell’utenza. Chiamato anche numero cliente o codice cliente a seconda del fornitore, è un numero di riferimento dell’utenza specifico del fornitore in questione.
- Il codice POD. Il punto di prelievo dell’elettricità, indica con precisione il punto geografico in cui l’elettricità viene prelevata.
- La tipologia di pagamento. Può avvenire tramite bollettino postale, con domiciliazione bancaria o con addebito sul conto corrente.
- La tipologia di cliente. Domestico residente o domestico non residente.
- La potenza impegnata e quella disponibile.
- La tensione di fornitura monofase.
- Il totale da pagare.
Leggere la bolletta: le tariffe
Il costo dell’energia è un prezzo composto che comprende diverse voci in aggiunta al costo del kWh effettivo. Per farti un’idea immediata della tua spesa, puoi consultare le diciture:
- Costo medio unitario della bolletta, che corrisponde a una media dei costi della propria fornitura ma comprende sia le quote fisse che quelle variabili (oltre a ricalcoli o conguagli).
- Costo medio unitario della spesa per la materia energia, che rappresenta il costo medio delle attività svolte dal fornitore. Comprende il costo del kWh, gli importi fissi e gli eventuali corrispettivi per scaglioni di consumo.
Leggere la bolletta: La sintesi degli importi
Se vuoi sapere nel dettaglio quali costi compongono l’importo della tua bolletta, consulta il grafico a torta.
Lo troverai suddiviso in quattro voci di spesa principali:
- Spesa per la materia energia. Oltre al prezzo dell’energia, comprende le perdite di rete, la componente di dispacciamento e altro. Ed è fatta da due quote: una fissa (costo di commercializzazione, di vendita e dispacciamento) e una quota energia (proporzionale ai consumi, dispacciamento, sbilanciamento, perequazione energia).
- Spese per il trasporto e la gestione del contatore. Copre i costi di trasporto e distribuzione dell’energia, la gestione e la lettura dei contatori e dei dati delle letture. Si compone di una quota fissa (indipendente dai consumi), una quota potenza (proporzionale alla potenza impegnata) e una quota variabile (in €/kWh, dipende dalla quantità di energia trasportata).
- Spese per oneri di sistema. Costi che riguardano attività di interesse generale per il sistema elettrico. Per tutti i dettagli sugli oneri leggi questo articolo.
- Imposte. Si tratta dell’imposta erariale di consumo (accisa) calcolata sulla quantità di energia consumata e dell’IVA (imposta sul valore aggiunto. Ridotta al 10% per le forniture a uso domestico).
Solo la voce “materia energia” può essere oggetto di offerte concorrenziali dal parte dei fornitori privati. Le altre sono le stesse per tutti in quanto stabilite dalla ARERA.

I consumi
Grazie ai moderni contatori elettronici, nella bolletta dell’energia i consumi sono distinti in base alle fasce orarie F1, F2 e F3.
Inoltre, troverai tre voci di consumo:
- Consumo annuo. Somma dei consumi fatturati nell’arco degli ultimi 12 mesi.
- Consumo rilevato. Basato sulle letture fatte dal distributore o da autoletture.
- Consumo fatturato. Consumi fatturati in base alla tariffa.
Se nel leggere la bolletta trovi la dicitura “consumo stimato” o “lettura stimata” sappi che si tratta di una stima fatta sulla base dei tuoi consumi passati (storici). Il fornitore potrebbe sottostimare o sovrastimare i tuoi consumi, ma successivamente, quando sarà in possesso dei consumi reali, dovrà inviarti un conguaglio (o ricalcolo).
Ora la bolletta della luce non dovrebbe essere più un problema per te.
Quello che leggi non ti convince? Stai spendendo troppo?
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Codice PDR del contatore gas: cos’è e dove trovarlo
Il codice PDR (o Punto di riconsegna) è l’identificativo della propria utenza di metano ed è indispensabile per tutte le operazioni sulla fornitura. Attivazione del contatore chiuso, voltura, cambio di fornitore e ogni altra operazione necessitano, infatti, di questo codice di 14 cifre.
Si tratta di un numero univoco che corrisponde alla posizione fisica del tuo contatore del gas, ovvero il punto in cui il gas viene recapitato dal fornitore al cliente finale. Non va, pertanto, confuso con il numero cliente, che è un numero utilizzato dal fornitore per identificare il cliente.
Il codice PDR viene assegnato dal distributore al momento dell’allacciamento con posa del contatore e riguarda solamente la fornitura dell’utenza gas. Le utenze dell’energia elettrica, invece, possiedono un codice analogo chiamato codice POD (o Punto di prelievo).
Le prime 4 cifre corrispondono al codice dell’impresa di distribuzione (stabilito da ARERA), mentre le 10 cifre finali rappresentano il codice numerico dell’utente.
Dove trovo il codice PDR?
Stai per effettuare una voltura, un subentro, un cambio di fornitore o la disdetta del contratto gas e il fornitore ti chiede il tuo codice PDR: dove trovarlo?
Ecco le opzioni a tua disposizione:
- Sulla tua bolletta del gas. Lo troverai nella prima o nella seconda pagina, e più precisamente, tra le caratteristiche della fornitura.
- Sul tuo contatore. Cerca una targhetta o un’etichetta applicata sul contatore, lì potrai trovare il tuo codice PDR. Su alcuni modelli di contatore elettronico è possibile visualizzare il PDR direttamente sul display premendo il tasto.
- Contattando il servizio clienti. Se l’utenza è attiva puoi chiamare il numero verde del tuo fornitore e chiedere il codice.
- Contattando il distributore locale. Puoi richiederlo anche chiamando il tuo distributore locale.
Nota: il PDR non c’entra nulla con il numero di matricola. Quest’ultimo è un codice di fabbrica del contatore ed è anch’esso indicato su tutti i contatori del gas, oltre che nella bolletta del gas assieme ai dati e le caratteristiche della fornitura.
Tutto chiaro?
Ora dovrebbe esserti tutto più chiaro. La prossima volta che vorrai cambiare fornitore di gas saprai esattamente dove trovare i codici che ti servono.
Hai altri dubbi a riguardo? Non esitare a contattarci al nostro numero verde 800 685 585 o tramite il nostro form di contatto.
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Interruzioni di energia: le modalità del rimborso
In un recente articolo abbiamo trattato delle inaspettate interruzioni di corrente elettrica e dei casi in cui si può ottenere un rimborso.
Ora vogliamo scendere più in dettaglio a spiegarvi quanto vi spetta e in quali casi.
Prima di tutto, distinguiamo tre casi di interruzione della fornitura che possono verificarsi.
Interruzione della fornitura con preavviso
Quando il distributore deve effettuare interventi di manutenzione programmati sulla rete, dovrà necessariamente interrompere l’erogazione dell’energia elettrica.
In casi come questo, il distributore è tenuto ad avvisare i clienti con un anticipo stabilito in:
- 24 ore (minino) per guasti o emergenze
- 2 giorni lavorativi (minimo) in tutti gli altri casi
In ogni caso, l’erogazione deve essere ripresa entro un tempo massimo di 8 ore consecutive. Oppure, 8 ore non consecutive se da un eventuale ripristino provvisorio a una seconda interruzione passa solo un’ora. Ovvero, se la fornitura viene riattivata per meno di un’ora e poi interrotta nuovamente.
Vuoi sapere tutte le specifiche sull’interruzione, come origine, causa, inizio e fine, etc…? È tuo diritto chiederle al tuo fornitore.
Interruzione della fornitura con mancato preavviso
Sono interruzioni non dovute a interventi programmati dal fornitore e possono essere, a seconda della durata:
- lunghe, quando si hanno oltre 3 minuti di interruzione
- brevi, se manca la corrente tra un secondo e 3 minuti
- transitorie, se sono minori di un secondo e appena percettibili
Black out
Eventi eccezionali, come danneggiamenti delle linee elettriche causati da condizioni meteorologiche estreme e black out, possono determinare interruzioni improvvise della fornitura.
Si tratta di eventi che interessano zone piuttosto ampie e, di conseguenza, numerose famiglie.
In questi casi non è necessario fare richiesta di rimborso. Sarà l’Autorità a incaricarsi di rimborsare direttamente gli utenti nella prima bolletta utile trascorsi 60 giorni dall’interruzione.
Se ciò non dovesse accadere, è possibile fare domanda di rimborso al fornitore o al distributore di zona entro 6 mesi dall’interruzione.
È bene precisare che ai clienti morosi questo rimborso potrebbe non essere riconosciuto, in quanto non è in regola con i pagamenti.
I rimborsi: vediamo le cifre
E ora arriviamo al dunque. Ecco i rimborsi previsti in caso di interruzione, le ore si intendono consecutive (o non consecutive, nel caso che abbiamo spiegato sopra).
Nelle interruzioni senza preavviso il rimborso dipende dal numero di abitanti del territorio e, in particolare:
- con più di 50.000 abitanti, il tempo massimo di ripristino è 8 ore e l’indennizzo automatico 30€
- da 5.000 a 50.000 abitanti, il tempo massimo di ripristino è 12 ore e l’indennizzo automatico 30€
- con meno di 5.000 abitanti, il tempo massimo di ripristino è 16 ore e l’indennizzo automatico 30€
Nelle interruzioni con preavviso:
- il tempo massimo di ripristino è 8 ore e l’indennizzo automatico 30€
- il numero degli abitanti del territorio interessato non è rilevante
Indipendentemente dal caso il rimborso aumenterà di 15 € ogni 4 ore aggiuntive di interruzione, ciò fino ad un massimo di 300€.
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Sospensione di luce e gas senza preavviso: si può fare ricorso?
Vi svegliate una mattina, volete fare colazione ma il bollitore non si accende. È un blackout? Vi chiedete. No, vi è stata sospesa la fornitura di energia elettrica!
Un’evenienza davvero spiacevole, ma può capitare a tutti di dimenticare di pagare una fattura, oppure che arrivi già scaduta a causa di un ritardo del servizio postale.
In questi casi il fornitore deve inviarvi un sollecito di pagamento, e così facendo, informarvi del mancato saldo delle fatture. Ricevuto il sollecito, sarà vostra responsabilità provvedere al più presto a saldare la bolletta arretrata e quindi inviare la ricevuta al fornitore per comunicargli di aver pagato.
Nell’eventualità, invece, che il fornitore dovesse sospendere l’erogazione dell’elettricità o del gas senza preavviso potrebbe commettere un illecito.
Ciò significa che se questo fosse il vostro caso, potreste avere diritto a sporgere un reclamo e ricevere un risarcimento.
Come stabilito nelle condizioni generali del contratto di fornitura, infatti, il distacco dell’utenza non può essere eseguito se il gestore non ha inviato precedentemente un sollecito di pagamento o una diffida legale. Per tanto, anche se il cliente non avesse saldato alcune fatture, in assenza di preavviso scritto il distacco non sarebbe consentito.
Bisogna precisare, però, che se la mancata ricezione del sollecito è dovuta a un disservizio delle poste, il cliente non può rivalersi sul fornitore, in quanto esso non è considerato legalmente responsabile dell’errore.
Ho diritto al rimborso?
Al fine di tutelare il cliente, l’Autorità ha stabilito che il distacco per morosità, può avvenire solamente:
- Successivamente alla messa in mora del cliente
- nei casi in cui l’importo del mancato pagamento sia superiore al deposito cauzionale
- quando appurato che non ci sia stato alcun malfunzionamento del contatore
Detto ciò, se il distacco avviene senza preavviso il cliente ha diritto ad un indennizzo fissato dall’Autorità. Si tratta di un rimborso automatico di 20€ in caso di:
- mancato invio da parte del fornitore della costituzione in mora
- mancato rispetto dello stesso del termine ultimo di pagamento indicato nella raccomandata
- mancato rispetto del termine massimo di 10 giorni dall’emissione della comunicazione e l’effettivo invio
Pagamento ritardato della fattura: cosa comporta?
Il ritardo nel pagamento comporta che il cliente sarà tenuto a pagare non solo l’intero importo della fattura, ma anche gli interessi di mora e legali.
In realtà, gli obblighi del clienti moroso variano anche a seconda del mercato di cui fa parte il suo contratto.
Un cliente con contratto del mercato tutelato (e considerato buon pagatore) può pagare solo gli interessi legali, a condizione che paghi entro 10 giorni dalla data di scadenza della bolletta.
Un cattivo pagatore, invece, dovrà versare gli interessi di mora al tasso fissato dalla Banca centrale europea, con un aggiunta del 3,5%.
Altresì, ai clienti con un contratto del mercato libero il venditore può esigere, in aggiunta agli interessi di mora, anche le spese previste dal contratto.
La bolletta anomala
Le bollette che presentano addebiti di conguagli basati su fatture stimate (o importi sbagliati) e che sono già state contestate dal cliente con un reclamo scritto, sono le cosiddette bollette anomale.
In casi come questi, prima di staccare l’utenza, il fornitore è tenuto a rispondere al reclamo.
Rientrano in questa casistica le bollette:
- che presentano ricalcoli previsti nella bolletta 2.0
- che fanno riferimento a dati stimati che seguono altre bollette stimate
- della luce con importo superiore al 150% della media degli ultimi 12 mesi
- del gas con importo doppio del più alto negli ultimi 12 mesi
- emesse successivamente all’attivazione della fornitura, con valori anomali e diversi a quelli dell’autolettura del cliente
Evitare il distacco delle fornitura
Incorrere in una morosità, come abbiamo visto, può avere conseguenze spiacevoli anche dal punto di vista economico.
Il servizio postale non è sempre affidabile e i ritardi nelle consegne sono abbastanza frequenti.
Come fare, quindi, per assicurarsi che le bollette arrivino sempre nei tempi prestabiliti?
In realtà, è molto semplice. Basta sfruttare il mezzo più immediato che abbiamo a disposizione, ovvero la rete internet.
Scegliendo come metodo di ricezione delle fatture la bolletta web non avrete mai più ritardi nella consegna. Le bollette di luce e gas vi verranno inviate via email direttamente alla vostra casella di posta elettronica o potrete scaricarle dal sito del vostro fornitore.
Volete un metodo ancora più immediato e senza la possibilità di errori?
Richiedete l’addebito su conto corrente bancario. In questo modo, l’importo delle bollette vi verrà addebitato automaticamente sul vostro conto personale e eviterete di stampare il bollettino per poi andarlo a pagare in posta o in banca.
Questi semplici accorgimenti vi permetteranno di gestire con serenità le vostre utenze: i vostri pagamenti saranno sempre impeccabili e non rischierete mai la messa in mora.
Un’ultima cosa. L’addebito su conto corrente non risolverà il problema di una bolletta troppo cara, giusto?
Per questo vi consigliamo di consultare le nostre nuovissime offerte luce e gas cliccando QUI.
Passare a Futura Energie e risparmiare rispettando l’ambiente è semplicissimo. Contattaci al numero verde 800 685 585.
A presto!
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