
Come calcolare la potenza della caldaia per riscaldamento
Calcolare la potenza della caldaia necessaria a scaldare adeguatamente la tua casa, può portare a notevoli vantaggi in fatto di risparmio e di comfort.
Se stai pensando di cambiare la tua caldaia, ti consigliamo di non prendere decisioni affrettate e non basarti solamente su consigli e offerte del momento.
Perché non approfittare di una svendita convenientissima o basarsi sull’esperienza di qualcuno che ha già installato un certo modello e si trova bene? Ti chiederai.
La risposta è che ogni abitazione ha caratteristiche diverse, e di conseguenza, esigenze specifiche. Ecco perché è importante imparare a calcolare la potenza della caldaia.
La formula per calcolare la potenza della caldaia
Calcolare la potenza della caldaia è piuttosto semplice. I parametri di cui hai bisogno sono:
- il volume dell’appartamento, ovvero la superficie in metri quadrati moltiplicata per l’altezza del soffitto
- il fabbisogno di calore dell’appartamento, che si misura in kW/m³
Il valore di quest’ultimo parametro dipende da una serie di caratteristiche tecniche dell’edificio. In media è 0,05 kW/m³ ma nel caso di un edificio con un ottimo isolamento termico, il valore può scendere a 0,03 kW/m³. Mentre, in edifici molto datati e con infissi inefficienti il fabbisogno di calore può toccare 0,10 kW/m³.
Anche la fascia climatica è un parametro da tenere in considerazione. A seconda della zona in cui vivi, devi moltiplicare la superficie dell’abitazione per:
- 1,15 per le località dal clima mite
- 1,20 per luoghi oltre i 500 metri d’altezza dal mare e con un clima freddo
- 1,10 se la tua abitazione dista oltre 70 km dalla costa e il clima è freddo
Ottenuti tutti i parametri, possiamo passare a calcolare la potenza della caldaia con la formula:
Potenza caldaia = volume abitazione x fabbisogno di calore
Un esempio pratico
Proviamo ora a mettere in pratica quanto spiegato. Immaginiamo di dover calcolare la potenza della caldaia adeguata a un appartamento di 100 mq di superficie e di 3 m d’altezza, con un fabbisogno di calore nella media (0,05 kW/m³).
Secondo la formula vista precedentemente, moltiplicheremo il volume dell’abitazione (dato dalla superficie per l’altezza: 100 mq x 3 m) per il fabbisogno di calore.
Potenza caldaia= 300 m³ x 0,05 kW/m³= 15 kW
Ecco fatto! 15 kW sarà la potenza che dovrà avere la tua caldaia.
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La filiera del gas: Dall’estrazione al nostro contatore
La filiera del gas naturale si compone di tutte le attività grazie alle quali questa preziosa risorsa viene portata dai giacimenti alle nostre case. Essa si svolge in più fasi successive, vediamole una alla volta.
L’approvvigionamento di materia prima
Questa fase della filiera è composta dalla produzione, vale a dire l’estrazione sul territorio nazionale, e dall’importazione dall’estero.
Il nostro Paese, infatti, produce solamente il 10% del proprio fabbisogno nazionale, il restante 90% viene dall’estero via gasdotto e, in piccola parte, via nave. Ciò è reso possibile da una rete di gasdotti internazionali che collega l’Italia con i maggiori produttori di gas, tra cui Libia, Algeria e Russia.
La frazione di gas che viene importato via nave, invece, è costituita da gas naturale liquefatto (GNL) che viene reso liquido con un processo chimico e rigassificato in un secondo momento per essere immesso in rete.
Il trasporto
Il trasporto di gas naturale è affidato a Snam Rete Gas, azienda che possiede il 94% della Rete di Trasporto.
La Rete di Trasporto si compone di una rete nazionale di circa 8.800 km e di una rete regionale che si estende per oltre 22.600 km.
La prima collega i punti di ingresso nazionali, ovvero i luoghi di produzione e di importazione, alla rete di trasporto regionale che conduce il gas dalla rete nazionale ai punti di consegna, ovvero i centri di consumo.
Lo stoccaggio e il dispacciamento
Durante il periodo invernale, a causa dei riscaldamenti delle case, la domanda di gas cresce in maniera considerevole e, talvolta, in maniera imprevedibile. Per questo motivo si rende necessaria l’attività di stoccaggio di scorte di gas naturale, al fine di gestire al meglio i picchi di domanda sul mercato.
Il dispacciamento, invece, riguarda l’organizzazione della rete e ha lo scopo di garantire l’equilibrio tra domanda e offerta e che la fornitura di gas sia assicurata a tutti i consumatori.
La vendita all’ingrosso
La figura che si incarica di vendere il gas all’ingrosso è lo shipper.
Questi operatori acquistano il gas da importatori o da produttori nazionali e lo rivendono a società di vendita al dettaglio, o direttamente, a clienti finali come industrie e centrali termoelettriche.
Si tratta di una delle fasi della filiera che contano il maggior numero di operatori, come conseguenza dalla liberalizzazione del mercato dell’energia.
La distribuzione
La distribuzione è un’attività di servizio pubblico, con la quale avviene la consegna del gas naturale ai clienti finali attraverso i gasdotti locali a bassa pressione.
Questa attività è gestita da 700 distributori che ricevono la concessione partecipando a una gara pubblica e regolata da un contratto di servizio.
La vendita al dettaglio. La fase finale
Questa attività consiste nell’acquisto il gas naturale presso i grossisti per poi rivenderlo ai clienti finali ed è gestita dalle società di vendita (trader).
La liberalizzazione del mercato del gas
Fino al 2002 la filiera del gas è stata caratterizzata dal monopolio di Eni che era l’unico operatore in tutte le fasi della filiera, ad eccezione di quella della distribuzione.
Dal 1° gennaio 2003, però, con la liberalizzazione del mercato, i clienti domestici hanno facoltà di scegliere liberamente da quale società di vendita e a quali condizioni comprare il gas.
Un’ottima notizia per tutti, perché oggi è possibile confrontare le diverse offerte sul mercato e scegliere secondo le proprie esigenze.
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Dieci semplici modi per risparmiare sulla bolletta del gas
Tra tutte le voci di consumo in un’abitazione privata, quella del gas per il riscaldamento e la cottura dei cibi è decisamente la più costosa.
Come fare, quindi, a limitare la spesa per il gas senza rinunciare al comfort delle nostre case?
Ecco 10 semplici accorgimenti che permettono di tagliare significativamente la bolletta del gas
1. Efficientare il proprio impianto
Per ridurre il consumo di gas è estremamente consigliabile installare una caldaia a condensazione.
Si tratta di una caldaia ad acqua calda nella quale avviene la condensazione del vapore acqueo dei fumi di scarico.
Il vantaggio del suo funzionamento è che la caldaia è in grado di recuperare il calore latente di condensazione e, di conseguenza, ottenere una maggiore efficienza energetica rispetto a una caldaia tradizionale.
Può apparire come un grosso investimento ma ne vale davvero la pena.
Installare una caldaia a condensazione, infatti, può determinare un risparmio che si aggira intorno al 30 per cento del consumo di gas.
Oltre alla caldaia esiste un altro intervento che può notevolmente aumentare la capacità di riscaldamento del vostro impianto, ovvero l’installazione di pannelli radianti.
I pannelli radianti sono sistemi di riscaldamento che sfruttano tubazioni posizionate sotto i pavimenti, nelle pareti o nel soffitto e riscaldano uniformemente le stanze.
2. Utilizzare pompe di calore o il solare termico
Si tratta di sistemi di riscaldamento piuttosto convenienti che non utilizzano il gas ma altre forme d’energia.
3. Installare valvole termostatiche sui termosifoni
Le valvole termostatiche permettono di regolare il gas utilizzato.
Sono importanti per evitare sprechi molto comuni come il calore eccessivo diffuso dai termosifoni e la loro accensione fuori orario.
4. Moderare la temperatura dell’abitazione
Molto spesso tendiamo a esagerare con il riscaldamento, mantenendo nella nostra casa una temperatura eccessiva e non necessaria.
Durante il giorno, infatti, la temperatura ottimale dovrebbe oscillare tra i 19 e i 20 gradi.
Mentre la notte, 18 gradi possono essere sufficienti al nostro benessere.
È importante sapere che l’aumento di un solo grado nella temperatura interna della casa comporta un aumento del 6 per cento del consumo di gas.
5. Sostituire gli infissi
Avere una caldaia efficiente e moderare la temperatura può rivelarsi vano se gli infissi dell’abitazione sono vecchi e efficienti. Questo comporta un’enorme dispersione di calore facendoci spendere molto di più.
La scelta migliore in questi casi è di investire sulla qualità degli infissi e sostituire quelli vecchi.
È un investimento di lungo periodo che sarà compensato dal risparmio in bolletta per molti anni a venire.
Inoltre, per ammortizzare fin da subito la spesa possiamo usufruire dei vari incentivi alla ristrutturazione delle abitazioni che vengono proposti dallo Stato italiano.
Una soluzione davvero economica e pratica, però, può essere quella di provare dei semplici paraspifferi da posizionare lungo i bordi degli infissi.
6. Lasciare liberi i termosifoni
Spesso abbiamo la cattiva abitudine di accumulare oggetti davanti ai termosifoni o, persino, di collocarci un piccolo mobile pensando che ciò non infici la loro capacità di riscaldamento.
Qualsiasi barriera, che si rappresentata da un oggetto o una tenda spessa, disperde una significativa quantità di calore e determina uno spreco di gas.
Lasciamo liberi da impedimenti i nostri termosifoni, aggiungendo magari dei fogli termoisolanti per evitare che il calore si disperda nei muri retrostanti e quindi all’esterno.
7. Usare il buon senso
Individuiamo quelle stanze che sono poco utilizzate, e che quindi non necessitano di molto calore, e spegniamo i termosifoni.
Facile no?
8. Non tenere le finestre aperte per troppo tempo
Siamo abituati ad aprire le finestre per cambiare aria, soprattutto la mattina.
È una buona abitudine motivata dall’igiene e la buona salute, ma può anche disperdere molto calore e farci consumare molto più gas.
Durante l’inverno, in particolare, è consigliabile cambiare aria alla casa quando i termosifoni sono spenti, ad esempio la mattina presto.
9. Moderare il consumo d’acqua calda
A tutti noi piace usare l’acqua calda ma spesso esageriamo e ne consumiamo davvero troppa.
Esiste una soluzione molto semplice e pratica per ridurre il consumo di acqua calda, ovvero applicare un riduttore di flussi ai nostri rubinetti.
Si tratta di uno strumento acquistabile in qualsiasi ferramenta, che con pochi euro di spesa, farà una differenza consistente nella nostra bolletta.
10. Prestare attenzione quando si cucina
Sembrerà un consiglio banale ma scegliere la piastra delle dimensioni giuste per ogni padella, e usare un coperchio, può davvero ridurre il nostro consumo di gas e farci risparmiare.
Un altro trucchetto da tenere a mente consiste nel spegnere il gas poco prima della fine della cottura.
In questo modo sfrutteremo il calore residuo accumulato dal pentola.
Un ultimo consiglio!
Speriamo che questi consigli possano esservi utili e vi invitiamo a metterli subito in pratica!
Senza un’offerta di gas conviene e trasparente, però, risparmiare è davvero difficile.
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