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Rinnovabili: +2400 GW entro il 2027, sorpasso sul carbone

Le rinnovabili sono ormai lanciate verso una crescita inarrestabile. Entro il 2027, ha stimato l’Agenzia internazionale per l’energia (EIA), verranno installati impianti di energia pulita come negli ultimi 20 anni. La nuova capacità rinnovabile installata in 5 anni sarà di circa 2400 GW, un dato che va oltre le più ottimistiche aspettative con un’accelerazione del 85% rispetto al quinquennio precedente e del 30% rispetto alle stime del 2021.

In un anno caratterizzato dalla crisi energetica, i dati della EIA dimostrano che è ancora possibile invertire la tendenza e decarbonizzare il settore energetico. La ricerca dell’indipendenza energetica come reazione alla guerra in Ucraina non è però l’unica spinta alla crescita delle rinnovabili: sono in corso cambiamenti strutturali nelle maggiori economie del Pianeta.

Europa, USA e Cina protagonisti della crescita della capacità rinnovabile

Mentre l’Europa sta riformando la produzione e il mercato dell’energia, gli Stati Uniti d’America sono intervenuti con l’Inflation Reduction Act. La legge firmata dal presidente Biden a settembre prevede stanziamenti per 700 milioni di dollari che serviranno per la riduzione dell’inflazione e dei costi della sanità ma anche per diminuire le emissioni di CO2. Per ottenere questo obbiettivo, la legge prevede l’installazione di 950 milioni di pannelli fotovoltaici, 120.000 turbine eoliche e 2.300 impianti di accumulo.

Tuttavia, il primato per capacità rinnovabile installata e investimenti nel settore rimane alla Cina. Secondo il rapporto della EIA, la Cina installerà nei prossimi 5 anni quasi la metà della nuova capacità globale. A questo ritmo la Cina potrebbe persino raggiungere con anni di anticipo il proprio obbiettivo: 1200 GW rinnovabili entro il 2030. E anche a livello di capacità produttiva e catena di approvvigionamento la Cina domina con una produzione che vale 90 miliardi di dollari: tre volte la produzione del resto del mondo. Da questo punto di vista l’Europa rischia di passare da una dipendenza a un’altra: dal gas della Russia alla tecnologia della Cina.

A farne le spese sarà il carbone (finalmente)

A livello globale la generazione di energia da fonti rinnovabili dovrebbe crescere del 10%: dall’attuale 28% al 38%. Questa fetta di domanda energetica sarà ceduta per la maggior parte dal carbone che sta perdendo la sua economicità, a fronte del più grande impatto ambientale tra i combustibili fossili. Gas, nucleare e petrolio rimarranno invece piuttosto stabili fornendo, rispettivamente, il 20%, il 10% e 1,5% dell’energia elettrica.

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