
Luce e gas aumentano ancora: Passa al mercato libero
Nel mese di aprile 2021 le bollette di luce e gas hanno visto un ulteriore rincaro, la buona notizia però è che gli aumenti non riguardano i clienti del mercato libero.
Si tratta, infatti, di un aumento già annunciato da ARERA dopo quello dei mesi di ottobre 2020 e gennaio 2021 e si applica solo ai contratti d’energia a maggior tutela.
Parliamo di rincari intorno a +3.8% per l’energia elettrica e +3.9% per il gas. Vediamo ora a cosa sono dovuti.
Le ragioni dei rincari di luce e gas
Il rincaro dei prezzi è dovuto a un aumento del costo delle materie prime. Per quanto riguarda il gas, è dipeso per la maggior parte dalle temperature particolarmente rigide dello scorso inverno.
Il prezzo dell’energia elettrica, oltre al rincaro del gas, ha subito la significativa crescita del prezzo della CO2, che ha superato i 40 euro a tonnellata nel marzo 2021. A causa di ciò, è cresciuto anche il PUN (il Prezzo Unico Nazionale dell’energia elettrica) che ha toccato i 58 euro per MWh.
Da qui gli adeguamenti di luce e gas effettuati dall’Autorità e i rincari sui contratti a maggior tutela.
Il sostegno dell’Autorità alle piccole imprese
Le piccole imprese italiane, fortemente penalizzate dalle restrizioni dovute alla pandemia, beneficeranno di uno sconto sulle bollette di luce e gas da parte di ARERA in applicazione del Decreto Sostegni. Inoltre, sarà rinviato l’aumento previsto degli oneri di sistema.
Lo sconto in questione riguarderà soprattutto esercizi commerciali in difficoltà per le chiusure forzate. Si tratterà di un sconto fino a 70 euro al mese (per clienti con contratto da 15 kW), sulle quote fisse delle bollette per i mesi di aprile, maggio e giugno.
Dovrebbero beneficiarne circa 3,7 milioni di soggetti.
Contenere i costi passando subito al mercato libero
La crescita delle tariffe di luce e gas del mercato tutelato potrebbe, in seguito, portare a un progressivo aumento dei prezzi anche nel mercato libero.
Ecco perché la cosa più conveniente da fare è scegliere un’offerta del mercato libero al più presto senza aspettare la fine della maggior tutela, prevista per la fine del 2022.
Molte di queste offerte garantiscono un prezzo bloccato per un determinato tempo, ciò significa che è necessario affrettarsi per ottenere la tariffa migliore sul mercato.
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A presto!
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Il passaggio al mercato libero dell’energia sarà graduale
Dal 1° gennaio è partito il passaggio al mercato libero dell’energia, che come comunicato da tempo dall’Autorità, avverrà in modo graduale nel corso dei prossimi dodici mesi.
Il passaggio riguarda le piccole imprese, le microimprese, i clienti domestici ma con modalità diverse che spiegheremo in questo articolo.
A scanso di equivoci vogliamo sottolineare fin da subito che non c’è rischio di rimanere senza fornitura energetica. La legge ha previsto un periodo di transizione per chi dovesse ritardare il passaggio.
Parliamo ora più in dettaglio delle modalità con cui avverrà il processo.
Passaggio al mercato libero
Le imprese
La graduale rimozione della tutela di prezzo e il passaggio al mercato libero dell’energia è già in corso per:
- Tutte le piccole imprese, ovvero con numero di dipendenti tra 10 e 50 e/o fatturato annuo tra 2 e 10 milioni di euro, che sono titolari di punti di prelievo in “bassa tensione”
- Le microimprese, ovvero con meno di 10 dipendenti e fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro, che sono titolari di almeno un punto di prelievo con potenza contrattuale impegnata superiore a 15 kW
Tra tutte queste imprese, quelle che non avranno ancora effettuato il passaggio al mercato libero dell’energia verranno assegnate al servizio a tutele graduali presso a un fornitore scelto dalla ARERA e alle condizioni previste dalla stessa.
Il processo di assegnazione avverrà in due fasi:
- Dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2021 il cliente resterà con il vecchio fornitore del servizio di maggior tutela. Sarà, però, sottoposto a nuove condizioni contrattuali (quelle dell’offerta PLACET). Il prezzo, invece, resterà quasi invariato tranne per la “spesa energia”.
- Dal 1° luglio 2021, il cliente che non avrà ancora sottoscritto un contratto con un fornitore del libero mercato verrà assegnato attraverso aste territoriali. Le condizioni contrattuali rimarranno quelle dell’offerta PLACET, ma varieranno i costi di commercializzazione e sbilanciamento (definiti dall’Autorità prima delle aste). Inoltre, sarà applicato un prezzo unico nazionale determinato sulla base dei prezzi di aggiudicazione delle aste.
A inizio di luglio, chi non avrà ancora effettuato la propria scelta riceverà una comunicazione dall’operatore entrante. La comunicazione riporterà:
- i contatti dell’operatore assegnato
- le condizioni di erogazione del servizio
- le condizioni per recedere dal contratto
- i riferimenti di ARERA per ottenere tutte le informazioni
Le famiglie
Una buona notizia per tutti i clienti domestici che non hanno ancora effettuato il passaggio al mercato libero dell’energia: il termine ultimo è stato prorogato al 1° gennaio 2022.
Ciò significa, che a differenza di quanto detto per le imprese, le famiglie hanno ancora un anno di tempo per scegliere il proprio fornitore d’energia del mercato libero.
Il nostro consiglio, e quello dell’Autorità, è quello di non rimandare ancora a lungo questa scelta.
Il cliente che si attiva per tempo ed esplora le varie offerte d’energia presenti sul mercato ha maggiori possibilità di trovare il fornitore giusto per le proprie esigenze.
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Risparmiare è un’esigenza di tutti ma il rispetto dell’ambiente è un principio sacro, perché tutti abbiamo il dovere di consegnare alle generazioni future un mondo sano in cui realizzare i propri sogni.
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Il passaggio delle piccole imprese al mercato libero dell’energia
Dopo vari rinvii ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha stabilito il termine per il passaggio delle piccole imprese al mercato libero.
La data è stata fissata per il 1° gennaio 2021.
Per gestire la transizione, ARERA ha deliberato un servizio a tutele graduali con l’intento di supportare le piccole imprese che all’inizio dell’anno nuovo non avranno ancora effettuato il passaggio al mercato libero.
In questo modo, sarà garantita la continuità della fornitura e le piccole imprese avranno il tempo di scegliere l’offerta giusta per le proprie esigenze.
Chi ha diritto a beneficiarne
Le aziende che potranno beneficiare del regime di transizione sono:
- aziende da 10 a 50 dipendenti titolari di punti di prelievo connessi in bassa tensione e fatturato annuo compreso tra 2 e 10 milioni di euro
- aziende con punto di prelievo con potenza contrattualmente impegnata superiore a 15 kilowatt
L’assegnazione
L’assegnazione avverrà in due modalità diverse:
- provvisoria (per il periodo dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2021) per gli esercenti della maggior tutela che già riforniscono il cliente
- mediante procedure concorsuali con i fornitori selezionati da dopo il 30 giugno (assegnazione a regime)
Le condizioni contrattuali saranno simili a quelle delle offerte Placet per tutto il periodo di assegnazione provvisoria e anche quello di assegnazione a regime.
Assegnazione provvisoria
In questa fase le condizioni economiche saranno quelle dei contratti a maggior tutela a eccezione del prezzo dell’energia elettrica.
Quest’ultimo, infatti, sarà determinato dalla media dei valori consuntivi del Pun (Prezzo Unico Nazionale), ovvero il prezzo di riferimento dell’energia elettrica rilevato sulla borsa elettrica italiana.
Gli esercenti della maggior tutela saranno tenuti a richiedere un’autocertificazione (da gennaio) che attesti i requisiti dimensionali delle microimprese.
Assegnazione a regime
Nell’assegnazione a regime, invece, al cliente finale saranno applicati:
- il prezzo della materia energia, che include una quota variabile
- corrispettivi minimi stabiliti dall’Autorità prima delle procedure concorsuali
- un prezzo unico a livello nazionale che dipende dai prezzi di gara.
Requisiti
Potranno partecipare alle procedure concorsuali operatori con questi requisiti minimi:
- requisiti di solidità economico-finanziaria, tra cui puntualità dei pagamenti a Terna (e distributrici) e il minimo capitale sociale versato di 100mila euro
- vari requisiti gestionali
- requisiti operativi come avere rifornito almeno 50mila clienti finali della maggior tutela.

Costo dell’energia: lo smartworking conviene ancora?
Lo smartworking conviene ancora dopo la fine del lockdown? Da soluzione temporanea si sta affermando in moltissime aziende, e con la proroga delle restrizioni anti-covid, potrebbe essere adottato sempre più diffusamente. Se il lavoro si svolge a casa, però, tutti i consumi energetici sono a carico del lavoratore e rischiano di far gonfiare la bolletta.
Nel periodo di lockdown il costo dell’energia era calato drasticamente, ma dalla ripartenza è tornato a salire.
Crollo e risalita del costo dell’energia
Durante l’emergenza Covid-19 i prezzi dell’energia sono crollati come conseguenza della drastica diminuzione dei consumi a causa della chiusura della maggior parte delle attività lavorative.
Al contrario, nei primi 5 mesi il lockdown (da marzo a luglio 2020) i consumi di energia elettrica delle famiglie sono aumentati di circa il 10% rispetto 2019 (dati Tate).
Com’era prevedibile e normale, terminata l’emergenza i consumi sono tornati stabili e i prezzi stanno risalendo. Secondo l’ultimo comunicato di ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), dal primo ottobre ci sarà un rialzo dei prezzi del +15,6% per la luce e dell’11,4% per il gas.
Aumenti indolori per i clienti del mercato libero
Nonostante le percentuali che abbiamo citato, secondo ARERA, le famiglie continueranno a beneficiare di un risparmio complessivo di 74 euro (-13,2%) per l’elettricità e 133 euro (-12%) per il gas (rispetto al 2019).
Di altro avviso è, invece, l’Unione Nazionale Consumatori che ha preso in esame il periodo dal 1° ottobre 2020 al 30 settembre 2021 e afferma che spenderemo ben 70 euro in più per l’energia elettrica e 96 per il gas.
Le famiglie che sicuramente continueranno a risparmiare sono quelle che hanno aderito al mercato libero scegliendo tra le tante offerte vantaggiose: come quelle di Futura Energie, ad esempio.
L’aumento dei prezzi sarà per la maggior parte dovuto al costo dell’energia elettrica e del gas e, quindi, graverà soprattutto sui clienti del Servizio di Maggior Tutela.
I clienti di un fornitore del mercato libero gioveranno del fatto che il costo dell’energia e del gas, stabilito dai fornitori privati, rimarranno grossomodo invariati.
Lo smartworking conviene se…
Lo smartworking conviene, e si è rivelato fondamentale per prevenire l’aumento dei contagi, ma allo stesso tempo carica sulle spalle delle famiglie e dei lavoratori a consumi energetici “invisibili” che passano dal datore di lavoro al dipendente.
Diviene, di conseguenza, sempre più importante monitorare e razionalizzare i consumi energetici della propria abitazione.
Ecco alcuni consigli pratici. Scommettiamo che non li conosci tutti?
Scegliere la tariffa migliore
Informati sugli operatori e trova chi ti offre una tariffa allineata al prezzo di mercato, così il rincaro sarà più leggero.
Evitare i consumi in standby
Qualsiasi dispositivo elettronico consuma energia anche quando è in modalità di attesa o standby. Spegnere completamente i tuoi dispositivi ed elettrodomestici può farti risparmiare fino al 20% sulla bolletta dell’energia. Ad esempio, puoi utilizzare ciabatte intelligenti che interrompono la corrente verso i dispositivi collegati.
Scegliere dispositivi a basso consumo
Dispositivi obsoleti possono essere energivori e pesare sui consumi: chiedi al tuo datore di lavoro di sostituirli. Lo smartworking conviene sia a te che a lui.
Inoltre, non dimenticare l’illuminazione: equivale in media al 10/15% del consumo annuo di energia. Perciò, scegli lampadine a risparmio energetico (a LED, ad esempio) e riduci il consumo di circa il 25%.
Lavare gli indumenti a bassa temperatura
Lavare a 50° o 60° nella maggior parte dei casi è inutile, a temperature più bassa risparmi energia senza rinunciare all’igiene.
Allo stesso modo, non esagerare con il riscaldamento: 18-20°C sono sufficienti. Sappi che ogni grado in più determina in media un aumento del consumo di energia del 10%!
Gestire la casa in modo “smart” per ridurre i costi
Installando un sistema domotico di controllo puoi risparmiare energia e ottimizzare i costi di gestione. Questo perché il sistema analizza i consumi e usa l’energia solo dove e quando serve. Di’ addio agli sprechi!
Scegliere solo energia pulita
È il modo migliore per contribuire direttamente alla tutela dell’ambiente e ridurre il proprio impatto ambientale.
Inoltre, supportando i fornitori verdi, incentiverai i produttori a investire sempre più sulle energie rinnovabili e favorire la transizione energetica.
Come trovare questi fornitori virtuosi che investono sulla sostenibilità e l’innovazione? Uno lo hai già trovato: Futura Energie.
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Passaggio al mercato libero: termine prorogato a gennaio 2022
In un nostro recente articolo abbiamo parlato dell’imminente passaggio al mercato libero di tutte le utenze ancora fornite dal mercato tutelato.
Il mercato detto tutelato, o di tutela, è a metà tra fornitura statale e mercato libero. Prevede, infatti, che i prezzi siano decisi dalle autorità pubbliche.
In particolare, sia che i fornitori siano privati o statali, i prezzi sono stabiliti dall’ARERA (Autorità pubblica per l’energia).
Ad oggi conta ancora circa 18 milioni di utenti nel settore elettrico e 9,6 milioni di utenti in quello del gas, si tratta per la maggior parte di famiglie e piccole aziende.
C’è tempo fino al 2022
Il termine per il passaggio al mercato libero, inizialmente stabilito per il primo luglio 2020, è stato prorogato al primo gennaio del 2022.
In Parlamento è ancora in corso la discussione con una serie di emendamenti proposti, ma per ora il termine non sarà modificato e resterà come stabilito dal decreto legge Milleproroghe.
Questo significa che, se non lo aveste ancora fatto, avete ancora circa due anni per trovare il vostro nuovo gestore nel mercato libero.
Non dovete fare altro che scegliere, tra le tante offerte presenti sul mercato, quella più adattata alle vostre esigenze.
Questo è sicuramente il momento ideale per assicurarsi un contratto di fornitura energetica davvero conveniente.
E se tra i valori che prendete in considerazione quando scegliete un fornitore ci sono risparmio, comodità e rispetto dell’ambiente, vi invitiamo a valutare le nostre offerte per privati e aziende a questa pagina o chiamando il numero verde 800 685 585.
Se non passo al mercato libero entro il gennaio 2022 cosa succede?
La preoccupazione è legittima. La prospettiva che la fornitura sia interrotta in attesa dell’attivazione di un nuovo contratto di luce e gas è comprensibilmente piuttosto spiacevole.
In realtà, però, questo rischio non esiste affatto.
Il mancato passaggio al mercato libero, infatti, non comporterà né l’interruzione della fornitura elettrica e del gas, né spiacevoli sanzioni in bolletta.
L’utente che non avesse ancora effettuato il passaggio alla scadenza del termine continuerà a usufruire del servizio fino a quando non sarà stato in grado di fare la propria scelta.
In caso di ritardato passaggio, infatti, l’utente verrà assegnato al servizio di salvaguardia.
Questo significa che sarà affidato a un fornitore scelto attraverso una gara indetta dall’Acquirente unico, una società pubblica controllata dal GSE (il Gestore dei Servizi Energetici) e istituita a questo scopo.
Non facciamoci prendere dal panico, quindi. Non c’è pericolo di rimanere al buio!

Come si effettua il passaggio?
Passare al mercato libero è facile e veloce. Di offerte ne troverete tante ma se avete a cuore la salute dell’ambiente, oltre che il risparmio, Futura Energie è il fornitore giusto per voi.
Contattateci al numero verde 800 685 585 e risponderemo a tutte le vostre domande. Siamo a vostra disposizione!


MERCATO LIBERO E SERVIZIO TUTELATO: TUTTO CIO’ CHE C’E’ DA SAPERE
Dal primo luglio 2020 sarà obbligatorio per tutti l’adesione al mercato libero dell’energia. Una scelta indirizzata a favorire la libera concorrenza nel mercato dell’energia, che permetterà ai clienti di scegliere la migliore tariffa tra le offerte proposte dalle compagnie private.
Il processo di privatizzazione del mercato dell’energia è iniziato a partire dagli anni ’90 con il decreto Bersani proseguendo nel 2003 con la liberalizzazione della fornitura di gas e nel 2007 con quella dell’energia elettrica. Un percorso giuridico travagliato che si è concluso nell’agosto del 2017 con l’approvazione del ddl Concorrenza da parte del Senato e si concretizzerà tra meno di un anno.
Le ragioni del rinvio al prossimo luglio sono di carattere giuridico e organizzativo. Lo Stato, infatti, con questa proroga si è garantito il tempo necessario per predisporre un adeguato sistema di regolamenti e di controlli. Ciò al fine di scongiurare offerte poco chiare, o persino ingannevoli, da parte dei fornitori di energia nei confronti dei clienti che si troveranno obbligati a scegliere un’offerta. Si tratta, perciò, di una scelta volta a tutelare i diritti dei consumatori.
Ad oggi nel mercato tutelato troviamo ancora circa il 60% della clientela nazionale complessiva, sia nel settore luce che nel settore gas. Da luglio del prossimo anno questa grossa fetta della clientela si riverserà nel mercato libero, ma per venire incontro a chi non ha mai cambiato fornitore, il cambiamento sarà graduale. A questo scopo, infatti, sono state messe a disposizione dei clienti diverse offerte alternative, come la Tutela simile e le offerte PLACET.
In che modo i clienti possono verificare a quale regime appartenga il proprio contratto?

A causa dei continui provvedimenti governativi in materia e dei vari rinvii, è comprensibile un po’ di confusione a riguardo tra la clientela. In realtà, verificare a quale regime appartenga il proprio contratto è piuttosto semplice. Nella parte alta della bolletta, infatti, ogni fornitore è tenuto a riportare chiaramente questa informazione inserendo la dicitura “Mercato libero dell’energia” oppure “Servizio di Maggior Tutela”.
Nel caso in cui non abbiate mai cambiato operatore da quando è avvenuta la prima parziale liberalizzazione, allora saprete con certezza di essere tuttora nel mercato tutelato.
Quali sono i vantaggi del passaggio dal mercato tutelato a quello libero?
Vediamo ora nel dettaglio che cosa cambierà e quali conseguenze ci saranno sulle vostre bollette.
Nel mercato tutelato i prezzi dell’energia sono stabiliti da un organismo statale, l’ARERA (ex AEEGSI), ovvero l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che aggiorna le tariffe su base trimestrale. Ciò significa che i costi delle bollette sono direttamente influenzati dalle oscillazioni dei prezzi delle materie prime e possono variare in maniere significativa da un anno all’altro.
L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha anche il compito di stabilire le condizioni contrattuali che devono proporre gli operatori e di vigilare affinché queste ultime vengano effettivamente applicate. Tali condizioni riguardano aspetti essenziali come la durata del contratto (e il rinnovo dello stesso), il diritto di recesso e la periodicità delle bollette.
Questo tipo di mercato, pur avendo l’importante scopo di regolare i prezzi, non consentiva ai clienti di scegliere tra diverse offerte.
Dal luglio prossimo, invece, analogamente a ciò che già avviene nel settore della telefonia, con l’avvento del mercato libero si darà spazio alla libera concorrenza tra le aziende private. I consumatori, pertanto, avranno il diritto di scegliere la tariffa di luce e gas più conveniente e adatta al proprio profilo. Inoltre, pur dipendendo dal costo variabile delle materie prime e della produzione, i prezzi di molte offerte sul mercato restano fissi per tutta la durata contrattuale, anche se il costo dell’energia aumenta. Un cambiamento non trascurabile per le famiglie, che non correranno più il rischio di trovare brutte sorprese nella loro bolletta.
Un ulteriore vantaggio del mercato libero è indubbiamente la possibilità per il cliente di avere un unico gestore per elettricità e gas, grazie alle offerte dual, che non esistevano nel mercato tutelato.

Quanto si risparmia aderendo a un’offerta del mercato libero dell’energia?
Innanzi tutto dobbiamo ricordare che la differenza tra mercato libero e mercato tutelato dell’energia riguarda solo le voci relative alla fornitura e alla commercializzazione delle bollette; i costi per le reti, la manutenzione, il contatore e le imposte rimarranno le stesse del vecchio regime. Nonostante questo, i prezzi dell’energia nel mercato libero saranno mediamente più bassi del 10%, consentendo un risparmio intorno ai 250€.
Si tratta di un’ottima notizia per i consumatori che acquisteranno un certo potere contrattuale e non saranno più obbligati ad accettare delle tariffe che non hanno scelto.
È conveniente attendere il termine ultimo per effettuare il passaggio al mercato libero dell’energia?
Come abbiamo già accennato precedentemente, il prezzo dell’energia sui mercati è, purtroppo, in continua crescita, a causa del costante aumento del prezzo delle materie prime. Questo trend mette gli operatori di fronte a un’unica scelta: adeguare le proprie offerte e proporre alla clientela tariffe più onerose.
Per questa ragione la migliore strategia da parte del consumatore che non ha ancora aderito al libero mercato è quella farlo il prima possibile, in modo tale da approfittare di un prezzo più basso, prima che i costi delle materie prime lievitino ulteriormente. La scelta migliore è rappresentata senza dubbio da una tariffa fissa, con prezzo bloccato per tutta la durata dell’offerta contrattuale.
Quali sono i costi del passaggio al mercato libero? Sono previsti disagi?
Anche su questo fronte non dobbiamo aspettarci brutte sorprese, come costi imprevisti e penali particolarmente onerose: il passaggio avverrà automaticamente, senza interruzione dell’erogazione dell’energia, e non sarà necessario un intervento da parte di un tecnico. Il tutto è totalmente gratuito.
In conclusione, possiamo affermare che, pur essendo una scelta non derogabile, si tratti di una buona opportunità per i clienti. Il consiglio, però, è di valutare attentamente tutte le proposte per fare una scelta consapevole e vantaggiosa per sé e per l’ambiente: solo poche aziende, infatti, possono affermare di fornire energia prodotta da fonti rinnovabili e quindi pulita e sostenibile. Futura Energie è orgogliosamente una di queste: naviga il nostro sito e scopri le nostre tariffe vantaggiose.
Un’ultima cosa… Buon risparmio a tutti!
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